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Paolo De Benedetti: il Teologo dei Ponti

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Presso il Polo Universitario Rita Levi-Montalcini sono state presentate le iniziative per commemorare la figura di Paolo De Benedetti, “Uomo e Teologo dei ponti”, in programma sabato 2 e domenica 3 dicembre 2017 ad Asti.


“Paolo è stato tra i primi intellettuali a comprendere, subito dopo il Concilio Vaticano II, l’importanza del dialogo e del confronto tra le religioni”.

Così Maria De Benedetti – sorella del teologo e biblista scomparso ad Asti lo scorso anno e presidente del Cepros – definisce il senso del Convegno che nella loro città natale intende dedicargli a dodici mesi dalla morte.

La due giorni è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa al Polo universitario astigiano, in cui sono intervenuti, insieme a Maria De Benedetti, Roberta Bellesini, presidente della Fondazione Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”, monsignor Francesco Ravinale, vescovo della Diocesi di Asti e Gianfranco Imerito, assessore alla Cultura e Università del Comune di Asti.

“Un agire sempre disinteressato e generosissimo, il suo – precisa ancora Maria De Benedetti , a proposito del titolo della manifestazione: L’uomo, il teologo dei ponti -, che secondo un giudizio unanime fa di mio fratello uno tra i più importanti “costruttori di ponti” fra le confessioni religiose: tra quella ebraica e quella cristiana, in particolare”.

Un sentire effettivamente comune, evidentemente, che ha immediatamente sollecitato la sensibilità del Polo Uni – Astiss “Rita Levi Montalcini” presieduto da Michele Maggiora e della Fondazione Biblioteca Astense “Giorgio Faletti” guidata da Roberta Bellesini, nel voler organizzazione questa due giorni di intenso lavoro commemorativo di De Benedetti e, al tempo stesso, propositivo del suo attualissimo pensiero teologico.
Patrocinato dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Asti e dal Comune di Asti, il convegno è stato impostato sotto la direzione scientifica di Qol: una delle molte riviste alla quale – insieme a Humanitas e Sefer – Paolo De Benedetti era particolarmente legato e dove i suoi contributi apparivano con regolarità.

“Un fitto collage di interventi a cura degli amici e realizzato per gli amici di Paolo – continua sempre Maria De Benedetti – che ha trovato l’immediata risposta e la commovente e disinteressata disponibilità da parte di tutti i nostri interlocutori”.

Tanti davvero, infatti, i relatori che apriranno il convegno dalle 15 alle 19 di sabato 2 dicembre presso il Polo Uni- Astiss in area De Andrè, e quelli che concluderanno i lavori nella successiva mattinata di domenica 3 dicembre dalle 9 alle 13 alla Biblioteca Astense in via Goltieri.

Tra i primi spiccano i nomi dell’amico Enzo Bianchi, il priore di Bose, e di Gabriella Caramore, autrice di “Uomini e profeti”: la fortunata trasmissione di Radio Tre Rai presso la quale Paolo De Benedetti era ospite frequente, raggiungendo così il suo vasto e affezionato pubblico sparso in tutta Italia. Tra quanti invece prenderanno la parola domenica mattina, figurano David Bidussa, responsabile editoriale della Fondazione “Giangiacomo Feltrinelli” e il “teologo pop” Brunetto Salvarani, direttore della rivista Qol.

Ancora alle 21 di sabato 2 dicembre, infine, presso la Biblioteca Astense di via Goltieri, lo spettacolo teatrale a ingresso gratuito: Se così si può dire, liberamente tratto e ispirato dai testi di Paolo De Benedetti da Marina Bassani, che lo interpreterà accompagnata dalla violoncellista Julia Verbitskaya.

Per consultare tutto il programma clicca QUI

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