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"Il mondo di Steve McCurry"

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Un grande evento, un momento unico per ascoltare dal vivo la testimonianza di uno dei più grandi fotoreporter della storia: il forum Monzani ha accolto Steve McCurry e la risposta dei modenesi è andata oltre ogni aspettativa.
All'interno si è registrato il tutto esaurito mentre centinaia di persone sono rimaste fuori per motivi di sicurezza. Il fotografo, autore tra i tanti altri scatti diventati famosi anche del ritratto di Sharbat Gula nel campo profughi di Peshawar, in Pakistan, ha dimostrato grande disponibilità, fermandosi a firmare autografi e conversando con diversi studenti oltre che a chiacchierare con i vertici Bper



24 Ottobre 2016 ore 21.15

"Il mondo di Steve McCurry" - Mondadori Electa

Questa non è una biografia di Steve McCurry e neppure una autobiografia. “Steve McCurry si racconta a Gianni Riotta in una lunga serie di conversazioni”. Queste le parole di incipit con cui Riotta dà inizio al volume. Negli anni Settanta McCurry riceve i primi incarichi come fotoreporter per alcuni quotidiani e intraprende i primi viaggi in India, in Nepal, in Pakistan e in Afghanistan come freelance. Negli anni Ottanta è ormai un fotografo affermato che lavora per il National Geographic, su cui per la prima volta compare la “Monna Lisa afghana”: La ragazza dagli occhi verdi e il velo, col mantello color ruggine. Fortissimo nel lavoro di McCurry è anche il fascino per i volti della gente comune, in strada o tra la folla, lontano dalla realtà dello studio dove si eseguono ritratti posati con luce artificiale. Infine i suoi programmi per il futuro: camminare per le strade del mondo scattando fotografie. Più di cinquanta foto, alcune inedite, accompagnano visivamente il lettore in un viaggio inatteso e avventuroso alla scoperta del “nostro” mondo, che Steve McCurry e Gianni Riotta - ognuno con la sua arte e la propria voce - ci svelano.
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