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Alessandro Barban Monasteri e monaci

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Certosa di Calci - sabato 29 ottobre 2016
MONASTERI E MONACI:
MEMORIA DEL PASSATO O MESSAGGIO PER L’OGGI?
Incontro col Priore del Camaldolesi Alessandro Barban

A Calci non è spenta la memoria dei Certosini. Ma tra qualche anno si potrebbe perdere il ricordo di chi erano e che cosa facevano i “frati bianchi”, della loro vita austera fatta di contemplazione, silenzio, giorni e delle ritmati dalla preghiera comune. La Certosa era un luogo “a parte” ma non di fuga dal mondo. Per parlare di queste cose, negli ultimi anni, sono venuti a Calci monaci, teologi, giornalisti.
Quest’anno, celebrandosi il 650.mo dalla fondazione della Certosa, su invito dell’unità pastorale della Valgraziosa, sarà a Calci Dom Alessandro Barban, Priore generale dei Camaldolesi. L’incontro si svolge nell’artistico refettorio dei certosini sabato 29 ottobre alle ore 9.30. La riflessione proporrà come argomento “Monasteri e monaci: memoria del passato o messaggio per l’oggi?”.
Barban viene da Camaldoli, una dei luoghi più significativi del monachesimo italiano ed europeo. I camaldolesi furono fondati da San Romualdo più di mille anni fa. Luogo di preghiera, di studio biblico, di riflessione teologica anticipatrice per tutta la chiesa (nei monasteri furono piste le basi che hanno portato alla Messa in italiano e a tutta la riforma liturgica del Concilio Vaticano II) i monasteri si caratterizzano per l’accoglienza e l’ospitalità e per il dialogo con la società e i suoi fermenti. Proprio Camaldoli ospitò quegli incontri di studiosi cattolici - tra cui i giovani La Pira, Dossetti e Moro - che mentre divampava la seconda guerra mondiale gettarono le basi della futura costituzione repubblicana.
Alessandro Barban ha pubblicato recentemente “IL VENTO SOFFIA DOVE VUOLE – CONFESSIONI DI UN MONACO”, una sorta di viaggio spirituale proposto ai credenti e a tutti coloro che cercano il senso della propria vita attraverso il silenzio e una spiritualità che tocchi l’intimo del cuore.
In altro suo libro, Barban ripercorre la vicenda di Etty Hillesum, giovane donna ebrea olandese a-gnostica che, prendendosi cura dei destinati alla deportazione, si apre alla fede e a una solidarietà che la porta a scegliere liberamente di salire sul treno che la porterà a morire ad Auschwitz. Proprio nella Certosa di Calci, un paio di anni fa, furono ricordati i certosini di Farneta (Lucca) che durante la ritirata dell’esercito tedesco furono barbaramente uccisi dalle SS naziste ((vedi articolo sul nostro sito https://goo.gl/XagZlE).
Introduce don Antonio Cecconi guida dell'unità pastorale della Valgraziosa.


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