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La cena del Signore: cosa c'è dentro il pane e il vino

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La cena del Signore: che cosa c'è dentro il pane e il vino - Gabriella Caramore dialoga con Paolo Ricca 
Domenica di Pasqua 20 aprile 2014
La Pasqua cristiana non è solo l'enigma della "resurrezione" di Gesù dalla morte a cui lo condannò il potere politico e religioso del suo tempo. E' memoria anche di un altro enigma, custodito nel pane e nel vino con cui Gesù, nel celebrare con i suoi discepoli e amici la tradizionale festa di Pesach, istituì per la prima volta il "sacramento" dell'eucaristia, che significa "ringraziamento". Ma che cosa intese dire con le parole "questo è il mio corpo" ... "questo è il mio sangue"? Che realmente -- materialmente -- il pane e il vino si trasformarono, quasi per magia, nel suo corpo e nel suo sangue? Oppure Gesù si riferiva a un gesto simbolico, come se ne trovano altri in tutta la Bibbia? O anche semplicemente a un "fare memoria" della sua presenza sulla terra? Il pastore e teologo valdese Paolo Ricca ci racconta oggi di come un gesto che era di condivisione e di inclusione si sia trasformato, nella storia delle chiese, in uno strumento di divisione e lacerazione. Le diverse interpretazioni dei teologi, e gli egoismi delle singole chiese, non hanno permesso di praticare insieme un gesto nato per unire invece che per dividere. E' possibile oggi una via d'uscita? Forse sì. E forse fin da subito.  
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