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Chiara Giaccardi "Costruire"

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È stato presentato lo scorso 12 luglio dal vescovo Domenico Pompili, presso la chiesa di San Domenico a Rieti, l’Incontro pastorale programmato dalla diocesi per i giorni 9, 10 e 11 settembre: un appuntamento pensato per favorire la partecipazione di tutti i membri della Chiesa locale all’elaborazione di obiettivi pastorali concreti su cui lavorare.


«Un’occasione per condividere strumenti, far crescere la comprensione e la fiducia, immaginare nuove risposte a ciò che con sempre più forza ci interpella, come credenti o, semplicemente, come persone di buona volontà» ha spiegato il vescovo nella una lettera di invito, sottolineando che «viviamo tempi complessi, in cui tutto sembra diventare instabile: è impossibile stare fermi, aggrapparsi alle sicurezze che conosciamo, perché non tengono più».

Di conseguenza «è necessario uscire, accompagnarsi e sostenersi a vicenda sui territori accidentati e insidiosi, ma anche pieni di bellezza, se rendiamo attenti i nostri occhi, che ci è dato attraversare».

L’incontro di settembre avrà per filo conduttore i tre verbi Camminare, Costruire, Confessare, e godrà dell’aiuto di due ospiti di rilievo: il sondaggista Nando Pagnoncelli e la sociologa Chiara Giaccardi.

Camminare

Il primo, con gli strumenti del sondaggista, dovrebbe aiutarci a rispondere alla domanda: «chi siamo?». Negli anni ‘70 la nostra diocesi fece il punto della situazione commissionando un’analisi sociologica al prof. Giuseppe De Rita. Faceva un po’ il punto della situazione. Da allora la situazione è molto cambiata. È necessario un aggiornamento. Il prof. Pagnoncelli metterà a disposizione le sue conoscenze, ma è importante che anche noi, in prima persona, ci chiediamo chi siamo. Anche in termini molto semplici: quanti preti, quante suore, quanti laici?

Costruire

Chiara Giaccardi, docente universitaria, ma anche mamma di cinque figli, più uno in affido, gestisce una casa di accoglienza per persone che provengono dall’estero. È molto attenta al fenomeno dei media vecchi e nuovi. Per l’incontro è chiamata ad aiutarci a interpretare il “costruire” come il prodotto dell’educare e del generare. Alla Chiesa occorrono prospettive trasversali rispetto alle cose che facciamo ogni giorno: dai sacramenti al contatto pastorale fino alle attività sociali.

Confessare

Una volta capito chi siamo, e una volta che abbiamo compreso qual è il nostro specifico, occorre determinare alcune ricadute di ordine pratico, arrivare a definire alcune azioni come Chiesa nel suo insieme. Al vescovo Domenico Pompili il compito di guidare la sintesi: a partire dal dibattito che dovrebbe stabilirsi tra di noi, oltre che dalle sollecitazioni degli ospiti. Il contributo di ciascuno sarà di aiuto per trarre qualche conclusione. Lo scopo ultimo è quello di individuare tre o quattro cose sulle quali la Chiesa nel suo insieme si impegna.

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