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Cristianesimo e Islam: oltre il dialogo interreligioso?

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Prof. Adone Brandalise (Università di Padova), Prof. Paolo Branca (Università cattolica, Milano), Fr Guido Dotti (monaco di Bose), Prof. Vittorio Berti (Fscire, Bologna), Arch. Youssef Sbai (responsabile del dialogo, della formazione, della comunicazione e vice presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane - UCOII), Dott. Moulay Zidane El Amrani (Segretario generale della Confederazione islamica italiana - CII).





L'Accademia cattolica di Brescia è impegnata ormai da alcuni anni a riflettere sulle possibilità e sulle sfide, umane e civili che una società sempre più connotata dalla pluralità delle presenze religiose e culturali pone alle coscienze, ai cittadini e alle istituzioni. In questo quadro si è collocato, in particolare, il lavoro del gruppo dei Borsisti, approdato all'elaborazione di un progetto per una città interculturale e interreligiosa, fatto proprio dall'Accademia e che ha trovato nel Sindaco di Brescia un interlocutore sensibile e attento.
Come a tutti noto, è il dialogo con l'Islam a essere oggi al centro dell'attenzione. Ciò accade nel nostro paese, in generale in Europa e nell'Occidente, ma non solo. Quanto sta avvenendo a livello geopolitico nel vicino Oriente è un'ulteriore spinta a riflettere. Nei momenti di forte cambiamento della storia, le emozioni collettive e quelle dei singoli sono investite con virulenza. Non è facile adottare uno sguardo che sappia cogliere la realtà in tutta la sua complessità e nel suo mutare. Il rischio è quello di ritrovarsi proprio malgrado a reiterare in modo acritico interpretazioni superficiali, schemi reattivi noti. Possono essere più o meno apocalittici. Di certo sono schemi insidiosi, proprio perché rassicuranti nella loro assestata ovvietà. Da questo punto di vista, il dialogo stesso può rischiare, talvolta, di incagliarsi nelle secche dell'astrazione, anche se mosso dalle intenzioni più nobili. Di contro, non ci si rende conto di quanto, ad esempio, già da tempo stia crescendo e assestandosi un Islam italiano e europeo, a suo agio con il meglio delle acquisizioni ideali e democratiche della tradizione umanistica occidentale, che peraltro ha contribuito a forgiare e cui mai è stato estraneo.
Ancor più - in radice - come ha osservato p. Paolo Dall'Oglio, non si riesce a vedere quelle realtà dove ciò che appariva contrastante ha lasciato spazio a "un senso di comunione: ciò che sembrava contrapposto è ormai in armonia. Ciò che era diverso è diventato complementare. Ciò che faceva paura da quel momento in poi nutre la fiducia. Ciò che era da perdere, i pesi reciproci, è perso per davvero".
Non si tratta di rifuggire in irenismi, non meno insipienti o colpevoli di altrettante chiusure degli sguardi. Piuttosto, si vuole dare carne e anima al dialogo attraverso la narrazione e l'interrogazione di alcune significative concrete esperienze già in atto, prodottesi nel corso della storia e nei tempi a noi contemporanei. Nel corso della mattinata l'attenzione dei Relatori si soffermerà su alcune figure di cristiani che nella loro riflessione intellettuale e nella propria esperienza di fede, in un contesto sociale musulmano, hanno avuto modo di maturare una profonda empatia e riconoscenza nei confronti dell'islam, per quanto ne hanno tratto in termini di alimento per la propria personale vita spirituale e sociale. Allo stesso modo si rifletterà su come l'esperienza cristiana possa interagire e abbia interagito con l'interpretazione e l'apprendimento dell'islam da parte di uomini e donne di fede islamica. È qualcosa che è presente fin dai tempi del cristianesimo siriaco, contemporaneo dell'islam delle origini, e che prosegue nel tempo, arrivando a figure come quelle di Charles de Foucauld, Louis Massignon in Marocco, la comunità monastica di Thibirine in Algeria o quella di Mar Mousa fondata in Siria da Paolo Dall'Oglio: realtà che saranno al centro della riflessione durante la mattinata di studio.

N.B. Paolo Branca sarà a Bose il 7 febbraio 2016 per Confronti e Incontri sul tema Noi e l'Islam e per il Corso Studium dall'8 all'11 febbraio sull'Islam 

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