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Cinema e Spiritualità: Dogville di Lars von Trier

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 "Cinema e Spiritualità" 
"Lo scopo dell'arte consiste ... nell'arare e nel rendere soffice l'anima [dell'uomo] in modo che sia atta a rivolgersi al bene" (A.Tarkovskij)

Questo mese viene recensito il film "Dogville" di Lars von Trier (Copenaghen, 30 aprile 1956).


"Desidero riportare l’attenzione su uno dei film più belli che hanno aperto il nostro secolo, Dogville
(2003) di Lars von Trier, un regista di cui oggi si parla poco.
Autore di opere come Breaking the Waves (1996), che ha avuto il Gran Premio della Giuria a Cannes e Dancer in the dark (2009), vincitore della Palma d’oro, von Trier realizza, a mio avviso, nel 2003 il suo film migliore, originalissimo dal punto di vista cinematografico, ricco di significato e ancora estremamente attuale a distanza di quasi quindici anni.
Dogville è una riflessione aperta non solo sul passato quanto soprattutto sul presente degli Stati Uniti, dell’Europa, dei potenti e dei piccoli della terra e contemporaneamente su un problema esistenziale più largo: quello dell’accettazione dell’altro, specialmente quando non appartiene alla nostra cerchia." 


Leggi la recensione completa di Simonetta Salvestroni


Simonetta Salvestroni insegna Storia e Critica del Cinema presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari. Da molti anni si occupa dei linguaggi dell’arte. A partire dal 1979 ha lavorato col semiologo russo Jurij Lotman. Ha curato, tradotto e introdotto i volumi Testo e contesto (Laterza 1980) e La semiosfera (Marsilio 1985) e ha scritto numerosi articoli su Lotman, Bachtin, la semiotica russa sulle riviste «Strumenti critici», «Intersezioni», «Alfabeta». Ha pubblicato nel 2000 il volume Dostoevskij e la Bibbia (Qiqajon), che è uscito anche in russo e nel 2004 in francese. Nel 2005 ha pubblicato il libro Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa (Qiqajon) e nel 2007 la sua traduzione russa, Il cinema di Dreyer e la spiritualità del Nord-Europa” ( Marsilio, Venezia 2011) e “Il cinema di Werner Herzog e la Germania (Archetipo libri, Bologna 2013).
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