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Casa della Cultura I dubbi dei non credenti 2015

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I DUBBI DEI NON CREDENTI 

Il MONDO ATTESO - Destino dell'universo e salvezza dell'umanità nelle tradizioni religiose
ciclo di incontri a cura di Duccio Demetrio e di Giampiero Comolli



OTTOBRE 2015

Giovedì 29 Ottobre - ore 18
Presentazione di Giampiero Comolli e Duccio Demetrio
"Quando l'agnello aprì il settimo sigillo..": attualità e inattualità dell'Apocalisse di Giovanni
Lectio magistralis di:
Salvatore Natoli - Università di Milano Bicocca,

NOVEMBRE 2015

Giovedì 5 Novembre - ore 18
"Il lupo giacerà con l'agnello": l'era messianica nella Bibbia ebraica
relatori:
Stefano Levi Della Torre - Saggista,
Rav. Roberto Della Rocca - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane 

Giovedì 12 Novembre - ore 18
"La notte di Brahma": cicli cosmici e rigenerazione del tempo nella spiritualità indiana
relatori:
Giuliano Boccali - Università Statale di Milano
Marilia Albanese - Indologa

Giovedì 19 Novembre - ore 18
"Il campo di cinabro": pratiche di immortalità nel taoismo
relatori:
Marcello Ghilardi - Università di Padova,
Maurizio Paolillo - Università del Salento

Giovedì 26 Novembre - ore 18
"Nuovi cieli e nuova terra": speranza e senso della storia nella fede cristiana
relatori:
Grado Giovanni Merlo - Università Statale di Milano
Giuseppe Platone - Chiesa Valdese di Milano

Le tradizioni religiose non descrivono solo come ebbe inizio il cosmo: narrano anche di un mondo a venire, di un destino ultimo dell'universo e della vita individuale, dove la fine delle sofferenze presenti si apre alla speranza di una rigenerazione totale. Così, i profeti dell'Antico Testamento prospettano una salvezza futura, portatrice di pace universale fra gli uomini e con gli animali; mentre l'Apocalisse cristiana annuncia la discesa di una Gerusalemme celeste, una Città di Dio, capace di accogliere tutti i popoli e dove la morte non ci sarà più.

E se la cosmologia indiana sostiene che alla dissoluzione dell'ordine cosmico seguirà un universo rinnovato, in Cina il taoismo pensa di trascendere la morte coltivando l'arte della lunga vita.

Ma tutti questi racconti escatologici, dedicati cioè alle "cose ultime", come si possono coniugare con la realtà stringente del tempo presente, e con una visione laica della storia? Il grande senso di incertezza e di crisi globale, che sembra assillare la nostra epoca, può acquisire una nuova prospettiva se si apre all'ascolto delle escatologie religiose? 

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